PRIVACY: MAGGIORE TUTELA PER GLI ATTI PROCESSUALI REGISTRATI

Per gli atti processuali documentati in forma audiovisiva bisogna garantire una maggior riservatezza.

È quanto detto dal Garante per la protezione dei dati personali nel parere reso su uno schema di decreto legislativo del Ministero della giustizia correttivo del decreto legislativo n. 150 (ottobre 2022 – cosiddetta riforma Cartabia del processo penale). 

L’Autorità, favorevole sullo schema di decreto e in linea con la disciplina sulla protezione dati, ritiene che il decreto correttivo dovrebbe essere introdotto da un’ulteriore norma di coordinamento, relativa al regime di pubblicità degli atti oggetto di documentazione mediante videoregistrazione.

La riforma Cartabia, infatti, per garantire una rappresentazione più accurata degli atti processuali ha ampliato, conformemente ai criteri di delega, il ricorso alla riproduzione audiovisiva come modalità generale di documentazione, destinata ad affiancare il verbale per gli atti del procedimento e, in particolare, come modalità preferenziale di documentazione dell’interrogatorio di garanzia dell’indagato.

Il Garante quindi, considerato il notevole impatto di tale innovazione sul trattamento dei dati personali delle parti e dei terzi a vario titolo coinvolti, suggerisce al Ministero di introdurre un regime speciale di pubblicità degli atti documentati attraverso i sistemi di ripresa audiovideo, che sia in grado di bilanciare le esigenze di pubblicità, il diritto alla riservatezza e il principio di minimizzazione dei dati, sancito dal Regolamento Ue. Il Garante manifesta la sua disponibilità a offrire il proprio contributo per l’analisi della questione e la definizione di tale disciplina.