- 15 Dicembre 2023
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Le disposizioni per il riconoscimento del credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e di design e ideazione estetica sono state pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 258 del 4 novembre (DPCM 15 settembre 2023).
Il Decreto nello specifico, istituisce le certificazioni necessarie per attestare la qualificazione delle attività sopracitate.
Nello specifico stabilisce l’albo dei certificatori abilitati al rilascio delle certificazioni, definisce la procedura ed il contenuto della certificazione (Art.3) e l’attività di vigilanza sulle attività di certificazione (Art.4).
La certificazione può essere richiesta dai soggetti che hanno investito (o abbiano intenzione di investire) in attività ammissibili ai fini del riconoscimento dei crediti d’imposta, a condizione che le violazioni relative all’utilizzo di tali crediti non siano state già constatate con processo verbale o contestate con atto impositivo.
L’impresa che vuole avviare la procedura di certificazione deve presentare, tramite l’apposito modello, una richiesta al Ministero delle imprese e del made in Italy nel quale dovrà specificare il soggetto certificatore incaricato dall’impresa per l’esperimento delle attività di certificazione e della dichiarazione di accettazione dell’incarico da parte dello stesso.
La certificazione deve contenere, oltre alla sottoscrizione:
- le informazioni sulle capacità organizzative e le competenze tecniche dell’impresa richiedente la certificazione o dei soggetti esterni a cui la ricerca è stata commissionata, al fine di attestarne l’adeguatezza rispetto all’attività effettuata o programmata;
- la descrizione dei progetti o dei sottoprogetti realizzati o in corso di realizzazione e delle diverse fasi inerenti agli stessi ovvero, nel caso degli investimenti non ancora effettuati, la descrizione dei progetti o sottoprogetti da iniziare;
- le motivazioni tecniche sulla base delle quali viene attestata la sussistenza dei requisiti per l’ammissibilità al credito d’imposta o il riconoscimento della maggiorazione di aliquota;
- la dichiarazione, sotto la propria responsabilità, da parte del soggetto certificatore, di non versare in situazioni di conflitto di interesse, derivanti anche da rapporti di coniugio o parentela entro il quarto grado, e, comunque, di non avere rapporti diretti o indiretti di partecipazione o cointeressenza nell’impresa certificata o comunque altri interessi economici ricollegabili agli investimenti nelle attività oggetto di certificazione o al soggetto che sottoscrive la relazione tecnica asseverata;
- tutte le ulteriori informazioni e gli altri elementi descrittivi ritenuti utili dal soggetto certificatore per la completa rappresentazione della fattispecie agevolativa, in funzione delle attività di vigilanza da parte del Ministero delle imprese e del made in Italy e per l’effettuazione dei controlli dell’Agenzia delle entrate sulla corretta applicazione del credito d’imposta.