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DEDUCIBILITÀ DEI COSTI “BLACKLIST”: IMPORTANTI NOVITA’

  • 27 Gennaio 2023
  • Categoria: News

La Legge di Bilancio 2023 reintroduce i limiti di deducibilità delle spese derivanti da operazioni intercorse con imprese o professionisti residenti o localizzati in Stati o territori considerati “non cooperativi” ai fini fiscali.

Pertanto a partire dall’1 gennaio 2023, le spese e gli altri componenti negativi derivanti da operazioni intercorse con controparti residenti in Paesi o territori non cooperativi a fini fiscali, individuati nella cosiddetta “Blacklist” dell’Unione europea sono deducibili nei limiti del loro valore normale, ovvero al prezzo di “libera concorrenza” dettato dall’OCSE.

Attualmente rientrano tra gli stati o territori “non cooperativi”, individuati nella Blacklist: American Samoa, Anguilla, Bahamas, Fiji, Guam, Palau, Panama, Samoa, Trinidad and Tobago, Turks and Caicos Islands, US Virgin Islands e Vanuatu.

I limiti della deducibilità dei costi riguardano:

  • i costi che non eccedono il valore normale, cioè, sono in linea con gli importi di mercato, sono deducibili senza la necessità di dimostrare l’effet­tivo interesse economico dell’operazione;
  • i costi che eccedono il valore normale sono deducibili per l’eccedenza, a fronte della dimostrazione dell’effettivo interesse economico dell’operazione. Va specificato che i costi superiori al valore normale sono deducibili, per l’eccedenza, solo provando che l’operazione abbia avuto concreta esecuzione, ad esempio esibendo la documentazione doganale di importazione, l’ordine di acquisto, la fattura del fornitore, la documentazione attestante il pagamento del bene acquistato e dimostrando l’effettivo interesse economico a sostenere un costo superiore a quello di mercato come la qualità del fornitore o la specificità o unicità del bene o servizio.

In ogni caso tutti i costi che derivano da operazioni effettuate con controparti Blacklist devono essere indicati separatamente nella dichiarazione dei redditi pena una sanzione pari al 10% dell’importo complessivo non indicato, con un minimo di 500 euro ed un massimo di 50.000 euro.