Decreto dignità: slitta l’invio della comunicazione delle fatture emesse e ricevute

Dal 2018, I contribuenti hanno la possibilità di scegliere indifferentemente tra la periodicità trimestrale o semestrale per l’invio della comunicazione riguardante le fatture emesse e ricevute.

Il Decreto Dignità interviene sulla periodicità di invio della comunicazione delle fatture emesse e ricevute.
Di fatto vengono confermate scadenze attuali visto che nel caso di invio della comunicazione trimestrale, la scadenza del terzo trimestre 2018 viene accorpata alla scadenza prevista per il secondo semestre 2018.

Dal 2010 al 2017 (D. L. 78/2010) la periodicità di invio dei dati era trimestrale; dal 2017 (D.L. 148/2017) è stata confermata la cadenza trimestrale e introdotta la facoltà di invio semestrale. Pertanto, dal 2018, i contribuenti hanno la possibilità di scegliere indifferentemente tra la periodicità trimestrale o semestrale, la scelta del contribuente viene effettuata tramite il comportamento assunto. Va specificato che il D.L. 148/2017 ha modificato la scadenza dell’invio della comunicazione relativa al secondo trimestre, ovvero del primo semestre se si è optato per l’invio semestrale: il termine di invio di tali comunicazioni è stato posticipato al 30 settembre.
Il Decreto Dignità ( D.L. 87/2018 ) interviene sulle scadenze, rinviando al 28 febbraio 2019 il termine di invio dello spesometro del terzo trimestre 2018 la cui scadenza originaria sarebbe stata alla fine del mese di novembre 2018.

Viene, inoltre, mantenuta la periodicità semestrale, con le seguenti scadenze:
• per la comunicazione relativa al primo semestre, l’invio viene effettuato entro il 30 settembre;
• per la comunicazione relativa al secondo semestre, l’invio viene effettuato entro il 28 febbraio dell’anno successivo.

In conclusione, entro il prossimo 1° ottobre 2018 ( 30 settembre cade di domenica) viene confermata la scadenza di invio della comunicazione dei dati delle fatture relativa al primo semestre 2018 per coloro che hanno optato per l’invio semestrale in luogo di quello trimestrale.