- 5 Febbraio 2019
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La legge di stabilità 2019 stabilisce la cedolare secca, al 21%, per i contratti di locazione commerciale per immobili classificati nella categoria catastale c/1 di superficie fino a 600 metri quadrati
La Legge di stabilità 2019 introduce la possibilità di applicare la cedolare secca, nella misura del 21%, ad alcune tipologie di contratti di locazione commerciale, finora esclusi da tale possibilità.
In particolare, la nuova normativa prevede l’applicabilità, su volontà del proprietario, della cedolare secca al 21% in relazione ai contratti di locazione commerciale stipulati nel 2019, che hanno come oggetto unità immobiliari classificate nella categoria catastale C/1, ovvero negozi e botteghe, di superficie fino a 600 metri quadrati, escluse le pertinenze, e le relative pertinenze locate congiuntamente.
Si attendono ancora chiarimenti ufficiali da parte dell’Agenzia delle Entrate, che però ha già rilasciato alcune considerazioni preliminari sulla nuova disposizione di legge.
• La novità riguarda esclusivamente i proprietari persone fisiche che detengano le suddette tipologie di immobili (C/1) nella sfera privata, in quanto la cedolare secca è un regime opzionale non utilizzabile da parte delle società o comunque da parte di soggetti che concedono in locazione l’immobile nell’ambito della loro attività d’impresa.
• L’opzione per la cedolare secca “commerciale” risulterà utilizzabile esclusivamente per le locazioni commerciali che hanno come oggetto locali accatastati nella categoria C/1, con una superficie massima di 600 metri quadrati.
• Dal computo dell’ampiezza dei locali ai fini della verifica del limite dei 600 metri quadrati sono escluse le eventuali pertinenze locate congiuntamente al C/1 che costituisce l’oggetto principale della locazione.
• La cedolare secca “commerciale” è applicabile anche quando l’oggetto principale della locazione commerciale sia un immobile accatastato nella categoria C/1 e, nell’ambito del medesimo contratto di locazione, siano locate – congiuntamente al C/1 principale – alcune pertinenze di quest’ultimo: ad esempio, un C/2 (magazzini e locali di deposito), un C/6 (stalle, scuderie e rimesse) o un C/7 (tettoie chiuse e aperte).
• L’opzione per la cedolare secca “commerciale” è applicabile esclusivamente ai contratti di locazione commerciale stipulati nel corso del 2019, sono dunque esclusi dall’opzione i contratti di locazione stipulati prima del 1° gennaio 2019 e quelli che saranno conclusi a partire dal 1° gennaio 2020 in avanti.
Va menzionata, a riguardo, la clausola antielusiva prevista dal Legislatore, secondo cui l’opzione per la nuova cedolare secca “commerciale” non è applicabile ai contratti di locazione che siano stipulati nel 2019, qualora alla data del 15 ottobre 2018, risulti in corso un contratto non scaduto, tra i medesimi soggetti e per lo stesso immobile, interrotto anticipatamente rispetto alla scadenza naturale. Pertanto, deve trattarsi a tutti gli effetti di un “nuovo” contratto di locazione commerciale stipulato nel corso del 2019: con un nuovo soggetto, proprietario o locatario, oppure – se tra lo stesso locatore e locatario – relativamente ad un diverso immobile, sempre di categoria catastale C/1.
La norma richiama l’applicabilità dell’aliquota ordinaria del 21%, da calcolarsi sul 100% del canone di locazione stabilito nel contratto di locazione.