Brexit: possibili cambiamenti nelle relazioni commerciali con il Regno Unito

Se in questa settimana la camera dei comuni britannica non approverà l’accordo di recesso, a partire dal prossimo 13 aprile il regno unito sarà trattato a fini doganali come un paese extra-ue, questo avrà ripercussioni sulle imprese che hanno rapporti commerciali con la Gran Bretagna

Come è già noto l’uscita deI Regno Unito dall’Unione europea è alle porte.
Se, infatti, la Camera dei comuni britannica non approverà l’accordo di recesso nella settimana del 25 marzo 2019, a partire dal prossimo 13 il Regno Unito potrà lasciare l’UE senza un accordo di recesso e pertanto sarà trattato a fini doganali come un paese extra-UE. Se, invece, la Camera dei comuni britannica approverà l’accordo di recesso nella settimana del 25 marzo 2019, il termine per la Brexit sarà prorogato al 23 maggio 2019 ed inizierà un periodo di transizione durante il quale il Regno Unito e l’UE potranno negoziare e accettare un futuro accordo di partenariato.
Ora è comunque opportuno che le imprese dell’UE inizino a prepararsi per il recesso del Regno Unito, se non l’hanno ancora fatto.
La cosiddetta Brexit avrà, infatti, ripercussioni sulle imprese che vendono beni o forniscono servizi al Regno Unito, acquistano beni o riceve servizi dal Regno Unito, movimentano merci attraverso il Regno Unito.

Facciamo un po’ di chiarezza su cosa significa questo cambiamento: La Brexit, a partire dalla data sopraindicata, apporterà cambiamenti nelle relazioni commerciali con il Regno Unito che saranno disciplinate dalle norme generali dell’OMC Organismo Mondiale del Commercio, senza l’applicazione di preferenze.

I cambiamenti nello specifico riguardano:
• Si applicheranno le formalità doganali, dovranno essere presentate dichia¬razioni e le autorità doganali potranno esigere garanzie per i debiti doganali potenziali o esistenti.
• I dazi doganali si applicheranno alle merci che entreranno nell’UE dal Regno Unito, senza preferenze.
• Ad alcune merci che entrano nell’UE dal Regno Unito potranno applicarsi anche divieti o restrizioni, il che significa che potrebbero essere richieste licenze di importazione o di esportazione.
• Le licenze di importazione e di esportazione rilasciate dal Regno Unito non saranno più valide nell’UE.
• Le autorizzazioni per le semplificazioni doganali o le procedure come il deposito doganale, rilasciate dal Regno Unito non saranno più valide nell’UE.
• Le autorizzazioni che conferiscono lo status di operatore economico autorizzato rilasciate dal Regno Unito non saranno più valide nell’UE.
• Gli Stati membri applicheranno l’IVA all’importazione di merci che entrano nell’UE dal Regno Unito. Le esportazioni verso il Regno Unito saranno esenti dall’IVA.
• Le norme per la dichiarazione e il pagamento dell’IVA (per le prestazioni di servizi quali quelli prestati tramite mezzi elettronici) e per i rimborsi IVA transfrontalieri cambieranno.
• I movimenti di merci verso il Regno Unito richiederanno una dichiarazione di esportazione. Il movimento di merci sottoposte ad accisa verso il Regno Unito potrebbe anche richiedere un documento amministrativo elettronico.
• Le merci sottoposte ad accisa in movimento dal Regno Unito verso l’UE dovranno essere sdoganate prima di poter iniziare un movi¬mento nell’ambito del sistema di informatizzazione dei movimenti e dei controlli dei prodotti soggetti ad accisa.

Le imprese che hanno rapporti commerciali con il Regno Unito, pertanto, dovranno adottare nuove procedure aziendali.