2021: Aumentano i contributi da versare per i professionisti senza cassa

La legge bilancio 2021 ha stabilito che, per finanziare la nuova iscro, dal 1 gennaio i lavoratori autonomi con partita iva devono pagare lo 0,26% in più di contributi alla gestione separata inps

Dal 1° gennaio, con l’aumento previsto dalla legge Bilancio 2021 per finanziare la nuova Iscro.
I professionisti, privi di cassa di previdenza specifica, devono versare lo 0,26% in più di contributi alla gestione separata Inps. L’ aliquota contributiva sale quindi dal 25,72% del 31 dicembre 2020 al 25,98% del 1 gennaio 2021. L’aumento continuerà a crescere anche i prossimi anni arrivando al 26,49% nel 2022 e al 27% nel 2023.
L’ aumento resta a carico dei professionisti che, in fattura, possono recuperare solo il 4% del contributo versato a titolo di rivalsa. L’ aumento riguarda gli iscritti alla gestione separata, ovvero, i lavoratori autonomi con partita Iva, cosiddetti i professionisti senza cassa.
Tale aumento è stato necessario per finanziare la nuova Iscro, una sorta di cassa integrazione che spetta per sei mesi nell’ importo variabile da 1.500 a 4.800 euro, una volta soltanto nel triennio 2021-2023. Tale Iscro è stato introdotto col fine di favorire i professionisti senza cassa che, nell’arco di questi anni, subiranno una riduzione di reddito superiore al 50%. Per la copertura degli oneri di finanziamento dell’Iscro, la Manovra del 2021 ha aumentato l’aliquota dovuta alla gestione separata dell’Inps di 0,26 punti percentuali nel 2021 e di 0,51 punti percentuali per ciascuno degli anni 2022 e 2023, agli stessi beneficiari, quindi agli iscritti alla gestione separata che esercitano per professione abituale attività di lavoro autonomo diverse dall’ esercizio di imprese commerciali, compreso l’esercizio in forma associata di arti e professioni.
Il nuovo contributo è applicato sul reddito da lavoro autonomo, determinato con gli stessi criteri stabiliti ai fini Irpef.
Va specificato che l’aumento non riguarda tutti gli iscritti alla gestione separata, non interessa i collaboratori e le co.co.co., che si distinguono in due categorie di soggetti con proprie aliquote di contribuzione: collaboratori privi di un’altra copertura previdenziale obbligatoria, né pensionati oppure collaboratori in possesso di un’altra copertura previdenziale obbligatoria o pensionati.