- 11 Giugno 2018
- Categoria: News
La legge di bilancio 2018 ha introdotto per le imprese culturali e creative un nuovo credito d’imposta pari al 30% dei costi sostenuti per attività di sviluppo, produzione e promozione di prodotti e servizi culturali e creativi.
La legge di bilancio 2018 ha introdotto per le imprese culturali e creative un nuovo credito d’imposta.
Possono beneficiare dell’agevolazione le “imprese culturali e creative”, e i soggetti che: – svolgono attività stabile e continuativa, con sede in Italia o in uno degli Stati membri dell’Unione europea o in uno degli Stati aderenti all’Accordo sullo Spazio economico europeo;
- sono soggetti passivi d’imposta in Italia;
- hanno come oggetto sociale l’ideazione, la creazione, la produzione, lo sviluppo, la diffusione, la conservazione, la ricerca e la valorizzazione o la gestione di prodotti culturali, quali beni, servizi e opere dell’ingegno inerenti alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, alle arti applicate, allo spettacolo dal vivo, alla cinematografia e all’audiovisivo, agli archivi, alle biblioteche e ai musei nonché al patrimonio culturale e ai processi di innovazione ad esso collegati.
Con specifico decreto, verrà pertanto, disciplinata la definizione di prodotti e servizi culturali e creativi e definita la procedura per il riconoscimento della qualifica di impresa culturale e creativa, nonché. Per quanto riguarda l’agevolazione, il credito d’imposta è pari al 30% dei costi sostenuti per attività di sviluppo, produzione e promozione di prodotti e servizi culturali e creativi, nel limite di spesa di 500.000 euro per l’anno 2018 e di un milione di euro per il 2019 e il 2020, fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Va specificato che tale credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante modello F24.
Il credito d’imposta, però, non concorre alla formazione della base imponibile ai fini delle imposte sui redditi e dell’IRAP e non rileva ai fini della determinazione del pro rata di indeducibilità degli interessi passivi e delle spese generali. Per l’applicazione dell’agevolazione è prevista l’emanazione di un decreto concernente le disposizioni specifiche.